Sta per iniziare la stagione….. siete pronti? Qualunque sia la vostra risposta avete ancora un pò di tempo per prepararvi e correre ai ripari.

La prima cosa che si perde, dopo la sosta invernale, è sicuramente la sensibilità… capaci tutti (o quasi) di tirare il drive ma quando si tratta di imbucare la palla,  indovinando forza e direzione, dopo che non si putta da un pò, le cose diventano un pò più complicate.

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Allenarsi nel modo giusto, risulta, quindi, fondamentale e se prima cercavamo di indovinare o usare strumenti empirici per migliorare la nostra tecnica sul putt oggi ci viene in soccorso la tecnologia. Detta così, sembra che la tecnologia abbia delle vesti mitologiche e astratte ….quasi surreali, in realtà la tecnologia si è incarnata nell’ing. Luca Menci, al quale va tutta la mia stima per aver realizzato un software davvero utile e innovativo.

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Grazie a cinehunters.com per l’immagine.

Luca nasce in Toscana, si laurea in ingegneria all’Università di Firenze, pubblica articoli e brevetti nel settore della fotogrammetria e della ricostruzione tridimensionale; collabora con le più prestigiose Università italiane e diffonde le sue tecnologie in tutto il mondo. Nel 2016 fonda Precision, società con la quale progetta e realizza CAPTO (www.precisiongolf.it/capto).

CAPTO è un sistema e un software per l’analisi del putt che sfrutta  il sistema inerziale ad alta frequenza.

E a questo punto voi penserete …”ha scoperto l’acqua calda” oppure “dove sta la novità?”,

e, qui, vi sbagliate; perchè la differenza rispetto ai software già esistenti sul mercato c’è eccome!

Per prima cosa CAPTO mi ha colpito per la sua facilità di installazione, niente fili, ma un sensore che si aggancia allo shaft del bastone e che ha un peso di  47 gr.

Questo sensore contiene un apparato elettronico di tipo inerziale che contiene ben 14 sensori, 1 processore, 1 antenna e 1 Sim Card tutti utili a acquisire i dati di accelerazione lineare e angolare, velocità angolare, orientamento nello spazio, posizione angolare e posizione spaziale. Il software elabora in tempo reale (3 millesimi di secondo) una grande quantità di informazioni, catturate dal sistema inerziale alla frequenza di 300Hz, quindi, spedite all’unità di elaborazione.  Un’altra caratteristica che mi ha colpito moltissimo è che CAPTO può essere usato in putting green senza per forza mirare sempre nella stessa buca e rimanere vincolati a una posizione da cui effettuare l’allenamento. Può essere usato anche durante il gioco in campo, infatti il sensore dialoga con l’apparato fino a 50 mt di distanza!

CAPTO fornisce non solo parametri numerici legati al bastone , ma si spinge oltre e fornisce grafici relativi ai tremoti muscolari involontari che possono influenzare negativamente il gesto.

Non più fili, né sensori e tanto meno puntatori laser per allinearsi alla buca, infatti CAPTO può essere utilizzato anche per la stima della verticale rispetto al vettore gravità, questo consente a chi lo utilizza di avere una precisa stima del piano orizzontale e quindi controllare gli angoli di loft e lie del bastone.

 La schermata del software restituisce i parametri fondamentali per la correzione dello swing, sotto forma di grafici, utili al professionista per analizzare il movimento del bastone ed intervenire dove serve.

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Siete pronti a puttare ? Vi aspetto prossimamente con CAPTO.

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